venerdì 8 agosto 2008

UN PADRE, IL DESTINO


http://uk.youtube.com/watch?v=d8CTJbYqOaE


Non credo di avere una foto digitale di mio padre. Mi manca mio padre, adesso così, come non mai.
Penso a lui, alle nostre innumerevoli incomprensioni, ai nostri litigi quotidiani.
Alle sfuriate natalizie di fronte a tutta la famiglia. Ma penso a lui anche in altra veste. Con la sua dedizione per Emera come tanti anni prima per me e poi penso al legame con mia madre e alla sfiducia di oggi nei rapporti eterni, di una vita.
Ricordo le cassette registrate da mia madre, impresse con una voce di bambina concentrata nel gioco dell'acqua e quella di un padre attento a farle delle grandi domande.
Tim diventerà padre di una bambina a Novembre quest'anno, come mio padre lo diventò per la prima volta 32 anni fa. Le riascolto a volte quelle cassette, oggi.

Stasera sono andata al cinema e il film era un film francese con Asia Argento. Un film passionale e a volte cruento nella sua passionalità. Ho riflettuto a lungo sulla figura della donna, una mistress, e cercato invano una parola italiana che ne descrivesse il perfetto significato se non il lampante, Padrona.
Forse lei sentiva proprio di aver trovato un uomo con il suo anello mancante in tasca...
Tutti vorremmo trovare quell'uomo e non avere paura di dire mi piace scoprire te e mi sorprendi quando scopro di te.
Mi piace pensare che quell'uomo esista, somewhere e non sapere dove.

Il mio blog fa parlare e piangere i miei amici, fa riemergere storie lontane dimenticate in Italia o forse anche qui tanti anni fa.
Betta piange leggendo le mie parole, farfallina si commuove con uno dei primi pezzi su mia madre ed è per questo che io e loro siamo amiche. Se riesco a toccare la loro e la mia anima con queste poche parole, vuol dire che siamo vicine.

http://uk.youtube.com/watch?v=6fIHrNKqn1I&feature=related
Stasera riesco finalmente a riascoltare questa canzone senza una forte emozione, senza pensare di aver sprecato me stessa e i miei gusti per qualcuno che è stato in grado di apprezzarli troppo tardi.
Mi piace credere nel destino, ma solo quando dimostra di esistere in maniera violenta.
Una ragazza italiana decide di andare in una calda serata romana al palazzo delle esposizioni a Via Nazionale. Il mercoledì è gratis per gli under 30. Non lo vedeva e sentiva da quasi 4 mesi, dopo 2 anni. Un chiarimento troppo lontano per essere cercato praticamente, ma questa volta il destino, in una città immensa e densa come Roma, si è fatto sentire, ne sono contenta, piacevolmente ammaliata e grata.

E' passata già una settimana da quando Betta è arrivata, anche questa vacanza è diversa per lei quest'anno.
Forse aspettava che il destino si facesse vedere, è troppo presto per dirlo, manca un mese ancora.

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