venerdì 20 febbraio 2009

UNA DINAMICA


In questo paese, dove le giornate scorrono lente e produttive, dove ogni giorno una piccola pietra è aggiunta ad un muro compatto, noi italiani ci sentiamo profondamente soli. Si creano gruppi e si creano dissapori senza sapere bene perchè. Si fanno domande e non si ricevono risposte.
Osservo persone che si affannano a cercare di farsi amici un pò tutti, senza distinzione di eventi e parole. Persone incapaci di schierarsi ma jumpanti da una zona all'altra. E' un fenomeno comune, che riesco a malapena a tollerare e che da circa tre anni cerco di allontanare quando frequento gli italiani.
Questi gruppi si fanno e disfanno, si mescolano e poi qualcuno, come me si ritrova, un pò di la un pò di qua. A volte mi sembra di stare in un piccolo paesello italiano, dove ci sono le reginette e i principi, le galline e i maiali.
Apro gli occhi e respiro, sono nata e cresciuta a Roma, difficile scordarsi i grandi spazi urbani e la folle gente.
Difficile scordarmi, dove sono ora? in una dinamica nuova. Facile osservarla.

martedì 17 febbraio 2009

TI GUARDO NELL'OCCHIO


http://www.youtube.com/watch?v=92u_eUMMbEY






Sono tornata dalla Baja.
Tre giorni senza pensare, senza troppe domande. Senza una vera risposta. Un viaggio senza decisione, spensierato, tante risate e scoprire persone vecchie e nuove.
Un urlo a concludere questa giornata, una violenza che non mi aspettavo. E una difficoltà nel comprendere qualcuno che mi evita e che non ho ancora conosciuto.
Penso a me questa volta e alla mia invincibilità a questo corpo che potrebbe cambiare da un momento all'altro. E al perchè non riesca ad abituarmi a questa idea, la mattina mi sveglio alle 6, non succede in Baja.

Chiamo una balena, qualcuno non mi crede, agisco piano piano. Lei viene e mi mostra il suo occhio, un contatto inimmaginato. Un occhio azzurro chiaro che mi guarda e si muove, immenso come quello di un elefante. Viene e riesco a toccarla, mi inzuppo la giacca e il bracciale di legno, ma non importa, è morbida, questo essere immenso, questa creatura gigante che avevo dimenticato esistesse e che non sapevo potesse cercare l'uomo. Viene e ci vuole, si gira e rigira sotto la nostra barchetta. E' arrivato il momento tanto atteso, è un'emozione davvero non aspettata. Mi tremano le mani, avrei mai pensato di toccare una balena? quella balena cui esistenza era legata ad una favola raccontata 26 anni fa è ora legata a Valentina, ad un contatto veloce e bagnato.

Un'esperienza unica, breve ma intensa. Che ricorderò e che mi farà compagnia per un pò.
Grazie Lola!

martedì 10 febbraio 2009

MI ARRIVA UN'EMAIL


Oggi mi succede questo. Sono qui davanti al computer da 15 minuti e non riesco ad aggiungere parola al mio paper. Rigiro e rigiro sotto sopra le parole e spero che qualcosa esca fuori.
Ero intenta a scrivere quando mi arriva un'email. Così all'improvviso mi si appanna la vista.
Un invito ad un compleanno, come se non sapessi di quel compleanno. Un rendermi partecipe di una festa con qualcuno di troppo. Un chiedermi come sto senza una risposta da due mesi. Penso se solo sapesse. E' meglio così che non sappia. Il mio blog non lo legge più di certo. Ha qualche altra cosa da fare, mi dico.
Perchè mi inviti? così per fare il signore direbbe qualcuno, un obbligo? pensi forse che ci sarei rimasta male a sapere di questa festa senza essere stata invitata? ma chi sei? che mostro sei? siamo stati insieme quattro dei tuoi compleanni.

Sono grata di aver organizzato il mio viaggio in Baja, di nuovo via da tutto e tutti, un weekend lungo per scappare.
Spero che queste parole mi aiutino a liberare quello che ho dentro a fare passare questo momento, sono solo le 3.20 la giornata è ancora troppo lunga per prendere una piega sbagliata.
So che fra poco starò meglio.
E sarò pronta a riscrivere il mio paper, sarò pronta a riscrivere belle parole, come prima.
Difficile rimanere a bocca chiusa e a mente aperta, ora.

giovedì 5 febbraio 2009

I COLORI











Dopo una settimana necessaria per metabolizzare il tutto, rieccomi un pò pensierosa a scrivere queste righe. I giorni passano. E mi sento al caldo. Oggi è il primo giorno dopo tanti che piove e tira vento. Siamo a Febbraio. Stasera sono uscita tardi dal lab e il programma era quello di andare al cinema. Il destino mi ha portato dove volevo andare da tempo. Un gruppo di persone che si guarda e che si racconta. Io ho poco da raccontare, c'è tanta tristezza e richiesta d'aiuto in quella stanza, penso sono in America, se fossi in Italia ci sarebbe mia madre, mi sembra di essere in un film.
Domani è venerdì e la vita sembra aver preso il verso giusto, almeno, penso, questa volta non è un uomo che mi fa inciampare, ma la mia salute. Vale la pena inciampare, vale?

E' stata una settimana diversa con un'emozione nuova e se guardo ora lì nell'angolo, rivedo quella scena, quel foglio enorme e quella matita scorrere senza guardarla. Rivedo quegli occhi. Quegli occhi che quando ridono brillano come un'energia che esce e si fa di mille colori. Come i colori di quei disegni. Sarebbe bello poter disegnare anzichè scrivere quello che ho dentro. Ogni giorno sarebbe un colore diverso.
Se guardo oggi sarebbe nero e bianco,
se guardo domani sarà colori pastello.