venerdì 18 giugno 2010

18 GIUGNO

18 Giugno. Oggi e' il 18 di Giugno e per me e' un Giugno diverso.
Pochi oggi si ricordano di un anno fa. Anche se allora erano in molti ad aspettare quel momento. Mi piace pensare che si sia ricordato di quel Giovedi' 18 Giugno, 2009.

Non tendo a ripescare troppo il passato, ma ci sono certi eventi che non possono scapparmi via facilmente, anche se per riprenderli devo nuotare contro un fiume in piena.

Ero in Italia un anno fa. Ed ero appena tornata dall'Inghilterra. Mia madre e mia sorella mi aspettavano all'aereoporto con il motivetto di una marcia nuziale e io arrivavo con due bagagli pieni di regali e di vestiti. Ricordo tutto di quel giorno, il sole di Roma, la corsetta mattutina, il suo messaggio, l'enalotto, la mia preparazione.
I vestiti americani provati e sfilati a mia madre. 20 minuti in taxi per arrivare a Trastevere. L'incontro. Da lontanto. Il fazzoletto bianco. L'abbraccio. Un bacio. Il primo.

Sprofondare in quei ricordi e' come far parte ancora di quella giornata, di quel momento.
Poi apro e chiudo gli occhi, c'e' questo computer e queste parole.

C'e' un'amara tristezza. C'e' quella luce, quel caldo, quell'eleganza, quel giorno a Roma ad occuparmi la mente.

lunedì 14 giugno 2010

SEVERAL TIMES

http://www.youtube.com/watch?v=30FRNelDDkQ&feature=related

Un pazzo con una maschera da hockey che si aggira per le strade di casa mia. Due volanti della polizia davanti alla mia porta.
E' rientrata ora? si perche'? c'e' un tipo con una maschera che e' stato visto uscire dall'appartamento davanti al suo, e attraversare la strada. ha visto niente? no...non ancora. SPERO BENE.

Una canzone bellissima, che mi ricorda quel momento, ma della quale non ricordo il titolo. Arriva cosi per caso Domenica, del tutto inaspettata. Cerco disperatamente un bagno non riesco ad ascoltare quella canzone, non riesco a toccare quel momento. Il locale e' grande. Mi ritrovo in una stanza privata, senza nessuno, ma con un grande pianoforte a coda. Io, da sola, con quella musica Jazz, della quale ricordo esattamente il motivo, che ho ascoltato cosi tante volte a Marzo. Ma che non riesco a ritrovare piu' nella mia library. Mi piaceva cosi tanto quel motivo.

Un scossa di terremoto forte, mi spaventa. Mi faccio piccola piccola, penso ci risiamo, ho nuotato troppo veloce, faccio la doccia mi gira la testa. Invece e' la terra che gira, il mio costume, gli occhialetti, la cuffia, lo shampoo e il balsamo. Gli asciugamani per terra. E uno tsunami in piscina.
I telefoni non funzionano per ora. Sono solo scossa.

San Diego. Mi da tanti segni ultimamente. Mai come adesso.

San Diego che mi stai dicendo: Vale e' ora di tornare?!
Vado a dormire un po' agitata stanotte, con la paura che la terra mi scuoti ancora.
Buonanotte San Diego.
Buongiorno Italia.