martedì 22 dicembre 2009

E' QUASI QUI.

Mi godo questo momento di attesa. Conto le ore dopo aver contato i giorni. Quelle giornate a Roma sembrano cosi lontane. La distanza con l'Italia mi ha aiutato.
In questi gorni mi sono ritrovata a sprofondare nella mia ferita e ad aver paura di non riemergere. O forse meglio di riuscire ad emergere. Perche' io, ci ho creduto.
Mi godo questo momento di attesa, mi godo la speranza che riesca a tornare fiduciosa come prima. Penso poco, troppo fa ancora male.
Mi godo questi pochi giorni di vacanza.
Aspetto quel calore, aspetto quegli abbracci e quei baci. Aspetto finalmente te.

giovedì 17 dicembre 2009

.....it Don't Mean A Thing (If It Ain't Got That Swing).......

Parti dall’idea che dovresti condividere le tue energie vitali soprattutto con chi fa cantare, fremere e ballare la tua anima.

mercoledì 16 dicembre 2009

QUANDO MENO TE LO ASPETTI

Le porte si aprivano senza toccarle. C'e' chi mi ha detto, perdo punti con queste porte.
Ora restano solo quelle di una macchina.
Le porte erano quello di un ospedale. Un ospedale lontano.
Si sono aperte quelle porte, e mentre passavo attraverso..dico a mia madre "quando meno te l'aspetti", perche' la vita e' un quando meno te l'aspetti.

Avrei voglia di qualcosa che mi aspetto. Perche' aspetto tanto, da tanto.
E questo tanto non e' il quando.
Allora penso, una soluzione c'e'. Non aspetto.
Oggi non aspetto niente.
Un Natale.
Sara' un Natale.
Fine anno 2009.

martedì 15 dicembre 2009

OGGI PENSO


Oggi penso.
Oggi penso, a volte le intenzioni e desideri sono tanto piu' intensi e surreali, fiabeschi e emozionanti quanto sono stati agognati.
Poi a volte cosi come per disincanto, tanto piu' si e' creduto qualcosa avvenisse, tanto piu' si rimane lacerati dalla perdizione dell'evento stesso.
Ora penso.
Non ci sono freni, non ci sono limiti e il sogno scompare. Dura l'attesa. Dura la ricomparsa.
Attendo, quelle sensazioni magiche di stordimento. Quella voglia di desiderare quanto possibile attendere.
Oggi penso.

lunedì 14 dicembre 2009

NON ARRIVA

http://www.youtube.com/watch?v=aI-ezEtJ_-s
E' tardi. Ma non riesco a dormire. Ricominciare. Da capo. Di nuovo.
Di nuovo da capo. E' lunedi. Qualcuno torna, molti vanno. Tanto arriva.
Mi proteggo, non mi sento da meno. Non lo sono mai stata.
Piove a San Diego, tre giorni di pioggia. Grigio.
Spero in un domani col sole.
Arrivera' il sole per qualche giorno.
Lo sentiro'.
Il sole.

venerdì 11 dicembre 2009

GIRO L'ANGOLO

http://www.youtube.com/watch?v=11pjvFdjug4
Giro l'angolo. Il passo e' fermo. Forse mi aspetta sempre lo stesso, sono io che spero di vedere il nuovo dietro a quell'angolo.
Sono felice ora, che ci sia.
Nove mesi. Il giusto tempo per una gravidanza. Ma non e' il mio caso. Nove mesi che non scrivo il mio blog. Serena, pacata, appagata, energica e stanca, felice. Non chiedevo di piu'. Mi e' stato chiesto di piu'. Decidere di tornare, per investire con un uomo. Non ti puoi fidare di lui. Mi fido di lui.
E' stato bello toccare, l'idea di tornare.
San Diego e' piu' vicina che lontana una volta ancora, mi ride e mi invita a girare quell'angolo insieme.
Quel mondo esiste. Quell'esclusivita' no.
La bolla si rompe, non vedo piu' attraverso.
Nove mesi dopo, dietro a quell'angolo.

venerdì 10 aprile 2009

UN NUOVO RESPIRO


Qualche tempo fa, in un giorno particolare, in un giorno segnato nella mia vita di tre anni fa, mi arriva un messaggio sul cellulare italiano. Una sorpresa da una persona che conosco ma che non ho mai visto. Ogni giorno ci scriviamo e ci parliamo, nella sua e nella mia mente. Con le sue e le mie mani.
Leggo quel messaggio e con piacevole meraviglia sorrido, da quel messaggio esce così tanta luce, ed un'intuizione mai provata.

I giorni passano mia madre viene e poi se ne va, un angelo, una chioccia, tra due mesi penso sono di nuovo in Italia. Non vedo l'ora, per conoscere quel messaggio, per rivedere i miei amici. Per rivedere Roma di Giugno. Il mare tanto disprezzato che però non c'è qui in California.

Non male San Diego, sembra quasi di essere in vacanza, cominicia il sole che ti abbronza, anche se oggi sta per piovere, è venerdì prima di Pasqua. Sono contenta.
Vado in lab più leggera oggi. E metà Aprile.

giovedì 26 marzo 2009

RICOMINCIO

http://www.youtube.com/watch?v=DsQ6vy9PB08
Ricomincio a scrivere il mio blog. Ricomincio da capo. E' andata. Ho fatto tutto. A poche ore da quello che ricorderò come un incubo e uno stress, subito e annientato a poco a poco con questa nuova giornata, con questa serata che sta arrivando.
E' passato quel momento. Per poco più di un'ora mi sento un topo da laboratorio, e mi viene da piangere quando mi sento il cuore battere in gola, e le orecchie fischiare forte forte. Un infermiera carina ed un medico veloce. Tutti e tre con una mascherina verde.
Tutto scorre, e sono di nuovo fuori. Sono di nuovo in pista. Poche parole, per ringraziare con il cuore chi mi è stato vicino, chi mi ha sopportato, supportato.
Chi legge questo blog e chi non lo legge più.
Un pò di riposo, un pò di coccole, affetti da lontano e da vicino.
Sono qui.

lunedì 9 marzo 2009

MI VIDITA


Ho tanto sonno. Ma vorrei lasciare poche parole per descrivere queste giornate.
San Diego non è solo mare e spiagge, non è solo surf e grandi grigliate al bbq, feste senza conoscenze vere. San Diego è anche cercare un medico competente per due mesi senza una risposta vera. E' una decisione senza una visita. E' una persona che se ne va per sempre.
Penso ai messicani e alla loro visione della morte e al loro rapporto colorato con l'adilà, spero che anche lui potrà giocare e ballare ora con quelle bamboline colorate che ho visto tante volte al mercato. Scheletri travestiti da persone. Vedo a volte persone travestite da scheletri. Vedo il mio scheletro oggi.
San Diego è un medico che non parla senza le mie domande, è un medico staccato e completamente impersonale, sono solo una dei one thousand patients in carmel valley hospital. Troppo impegnativo e pericoloso assumere qualche tratto di personalità e calore. Dovrei partire mi dico e mi ripeto ma non ho il coraggio di parlare con il mio capo. Andrà tutto bene.
I giorni passano ed è Marzo. Ricorderò questo inizio di anno come qualcosa di diverso.
Una preoccupazione.
Pochi amici veri qui, tanto calore ed energia da lontano.
Voglia di tornare.

venerdì 6 marzo 2009

SEMBRA TUTTO CHIARO

http://www.myspace.com/vusimahlasela
Oggi tornavo da Carmel Valley, con questa canzone nello stereo e quelle parole in mente.
Se trovassi questa canzone e se trovassi quelle parole nella mente ora potrei cancellarle solo riascoltandola tante volte.
Per un attimo penso ora lo chiamo, ora gli parlo, lo guardo negli occhi e gli dico tutto, gli chiedo un consiglio, gli chiedo un abbraccio. Sono arrivata a Scripps, è tardi. Tanto non mi pensa.
Io penso a 4 anni fa', quella mattina, quando il telefono squillò due volte prima di rispondere. Ricordo tutto di quel sole di Settembre quella corsa giù per la Cassia, io guido la mia ka, guardo diritto a me e prendo la sua mano, un silenzio invadente, tutto troppo chiaro ormai.

Faccio le scale e arrivo in lab, difficile rimanere concentrata oggi. Non so cosa devo fare, torno in Italia faccio tutto, torno più leggera. Rimango qui, rimango a San Diego ancora per un pò.
Simona mi chiama, mi è vicina, mi fa troppo piacere, grazie Simo. Avrei voglia di chiamare Anto e Tiziana, ma è tardi ormai, le ore passano in silenzio al microscopio. Ed è un bene che passino. La decisione sembra più vicina. E' un bene che quell'immuostochimica sia venuta. Non posso andare ora, arriverà mia madre. Arriverà Cyrine, la mia dolce Cyrine tornerà giovedì.

Aspetto mia madre. Aspetto Cyrine. Aspetto qualcuno che arriverà.
Aspetto quel momento.

venerdì 20 febbraio 2009

UNA DINAMICA


In questo paese, dove le giornate scorrono lente e produttive, dove ogni giorno una piccola pietra è aggiunta ad un muro compatto, noi italiani ci sentiamo profondamente soli. Si creano gruppi e si creano dissapori senza sapere bene perchè. Si fanno domande e non si ricevono risposte.
Osservo persone che si affannano a cercare di farsi amici un pò tutti, senza distinzione di eventi e parole. Persone incapaci di schierarsi ma jumpanti da una zona all'altra. E' un fenomeno comune, che riesco a malapena a tollerare e che da circa tre anni cerco di allontanare quando frequento gli italiani.
Questi gruppi si fanno e disfanno, si mescolano e poi qualcuno, come me si ritrova, un pò di la un pò di qua. A volte mi sembra di stare in un piccolo paesello italiano, dove ci sono le reginette e i principi, le galline e i maiali.
Apro gli occhi e respiro, sono nata e cresciuta a Roma, difficile scordarsi i grandi spazi urbani e la folle gente.
Difficile scordarmi, dove sono ora? in una dinamica nuova. Facile osservarla.

martedì 17 febbraio 2009

TI GUARDO NELL'OCCHIO


http://www.youtube.com/watch?v=92u_eUMMbEY






Sono tornata dalla Baja.
Tre giorni senza pensare, senza troppe domande. Senza una vera risposta. Un viaggio senza decisione, spensierato, tante risate e scoprire persone vecchie e nuove.
Un urlo a concludere questa giornata, una violenza che non mi aspettavo. E una difficoltà nel comprendere qualcuno che mi evita e che non ho ancora conosciuto.
Penso a me questa volta e alla mia invincibilità a questo corpo che potrebbe cambiare da un momento all'altro. E al perchè non riesca ad abituarmi a questa idea, la mattina mi sveglio alle 6, non succede in Baja.

Chiamo una balena, qualcuno non mi crede, agisco piano piano. Lei viene e mi mostra il suo occhio, un contatto inimmaginato. Un occhio azzurro chiaro che mi guarda e si muove, immenso come quello di un elefante. Viene e riesco a toccarla, mi inzuppo la giacca e il bracciale di legno, ma non importa, è morbida, questo essere immenso, questa creatura gigante che avevo dimenticato esistesse e che non sapevo potesse cercare l'uomo. Viene e ci vuole, si gira e rigira sotto la nostra barchetta. E' arrivato il momento tanto atteso, è un'emozione davvero non aspettata. Mi tremano le mani, avrei mai pensato di toccare una balena? quella balena cui esistenza era legata ad una favola raccontata 26 anni fa è ora legata a Valentina, ad un contatto veloce e bagnato.

Un'esperienza unica, breve ma intensa. Che ricorderò e che mi farà compagnia per un pò.
Grazie Lola!

martedì 10 febbraio 2009

MI ARRIVA UN'EMAIL


Oggi mi succede questo. Sono qui davanti al computer da 15 minuti e non riesco ad aggiungere parola al mio paper. Rigiro e rigiro sotto sopra le parole e spero che qualcosa esca fuori.
Ero intenta a scrivere quando mi arriva un'email. Così all'improvviso mi si appanna la vista.
Un invito ad un compleanno, come se non sapessi di quel compleanno. Un rendermi partecipe di una festa con qualcuno di troppo. Un chiedermi come sto senza una risposta da due mesi. Penso se solo sapesse. E' meglio così che non sappia. Il mio blog non lo legge più di certo. Ha qualche altra cosa da fare, mi dico.
Perchè mi inviti? così per fare il signore direbbe qualcuno, un obbligo? pensi forse che ci sarei rimasta male a sapere di questa festa senza essere stata invitata? ma chi sei? che mostro sei? siamo stati insieme quattro dei tuoi compleanni.

Sono grata di aver organizzato il mio viaggio in Baja, di nuovo via da tutto e tutti, un weekend lungo per scappare.
Spero che queste parole mi aiutino a liberare quello che ho dentro a fare passare questo momento, sono solo le 3.20 la giornata è ancora troppo lunga per prendere una piega sbagliata.
So che fra poco starò meglio.
E sarò pronta a riscrivere il mio paper, sarò pronta a riscrivere belle parole, come prima.
Difficile rimanere a bocca chiusa e a mente aperta, ora.

giovedì 5 febbraio 2009

I COLORI











Dopo una settimana necessaria per metabolizzare il tutto, rieccomi un pò pensierosa a scrivere queste righe. I giorni passano. E mi sento al caldo. Oggi è il primo giorno dopo tanti che piove e tira vento. Siamo a Febbraio. Stasera sono uscita tardi dal lab e il programma era quello di andare al cinema. Il destino mi ha portato dove volevo andare da tempo. Un gruppo di persone che si guarda e che si racconta. Io ho poco da raccontare, c'è tanta tristezza e richiesta d'aiuto in quella stanza, penso sono in America, se fossi in Italia ci sarebbe mia madre, mi sembra di essere in un film.
Domani è venerdì e la vita sembra aver preso il verso giusto, almeno, penso, questa volta non è un uomo che mi fa inciampare, ma la mia salute. Vale la pena inciampare, vale?

E' stata una settimana diversa con un'emozione nuova e se guardo ora lì nell'angolo, rivedo quella scena, quel foglio enorme e quella matita scorrere senza guardarla. Rivedo quegli occhi. Quegli occhi che quando ridono brillano come un'energia che esce e si fa di mille colori. Come i colori di quei disegni. Sarebbe bello poter disegnare anzichè scrivere quello che ho dentro. Ogni giorno sarebbe un colore diverso.
Se guardo oggi sarebbe nero e bianco,
se guardo domani sarà colori pastello.

mercoledì 28 gennaio 2009

L'INVINCIBILE



Questa sera mi sento sola e poi non mi sento affatto. E' stata ed è ancora una giornata devastante ma soprattutto non aspettata, a volte vado in giro con tanta incoscenza che mi meraviglio da sola.
Farò parte anche io di quelle tante persone venute a contatto con una sanità americana. Un medico in camice che mi parla e io che chiedo e richiedo, scusi non capisco. Lui sì, che capisce.
Io non ci sono. Non ci sono per nessuno. Vorrei solo esserci per un abbraccio da mia madre e qualche calda parola che mi dicesse andrà tutto bene, non hai e non avrai proprio niente se non quello che sognavi con una prole feconda.
Poi rido e penso il tramonto è così bello stasera che non può esserci cosa così brutta a raffreddare una serata come quella di ieri. Il fumettista, le sue mani scorrono troppo veloci per essere senza matita questa sera. Senza un foglio di carta.
Una coccola per oggi.

La vita va avanti e questa è solo una delle tante vite da affrontare, meno piacevole ma oggi c'è, con un pezzo in meno e domani forse con qualcosa in più.

lunedì 19 gennaio 2009

UN'INSALATA BIOLOGICA




http://uk.youtube.com/watch?v=2emj7HXv6Ic
Questa sera ho ritrovato me stessa in un piatto di insalata croccante. Anne venerdì mi ha convinto a comprare per un pò di giorni tutto organico per avere vitamine e proteine sempre fresche ed aiutare il sistema immunitario a riprendersi. E soprattutto alla fine dei conti penso a non riammalarmi fra 15 giorni. Così domenica mattina, con un fazzoletto in tasca, uno in mano ed un altro piegato nella manica della felpa, con la mia divisa preferita come direbbe Betta, mi sono diretta al mercato di Hillcrest e poi allo swap meet per assaporare un pò di odori, colori e suoni californiani. Ho pensato ad Anto, ma non ho trovato niente per lei.
Anne è una pietra miliare della mia esperienza americana se penso che ad Aprile si rifugerà, per la sua disontissicazione dal mondo, nel nord della California mi rattristo. Anne che conobbi grazie a Falk e che inizialmente vidi così dura è una persona che riesce a sentirmi anche solo guardandomi. E sono così fiera di essere riuscita a mantenere la sua amicizia, perchè la stimo tanto, lei con le sue pazzie e con la sua filosofia di vita, mi ha confermato tante cose nella vita, mi ha suggerito tante piccole frasi essenziali ma vere.
Se penso a Falk e se penso a lei, dico c'è una ragione per tutto, la ragione che conobbi Falk e che cambiò una fase della mia vita o forse mi portò solo a conscerla meglio.

Stasera sono andata con farfallina ad Amnesty ho finito la serata sentendo di fare qualcosa di utile di impegnarmi nel sociale, forse perchè la mancanza di un dialogo vero con questo popolo non mi fa sentire integrata. Così mi sono impegnata a leggere qualche sentenza e ad esprimere qualche opinione su Obama che sta arrivando domani.

Domani, 20 Gennaio 2009. La giornata oggi è iniziata e finita con questa canzone.
Domani, 20 Gennaio 2009 sarà una giornata importante e attesa dal mio ritorno dall'Italia, potrà significare tante cose, ma dentro mi dico andrà tutto bene. Spegni quel pulsante.
Ci sarà farfallina con me, non sarò sola.

20 Gennaio 2009.

sabato 17 gennaio 2009

UNA LETTERA


http://uk.youtube.com/watch?v=DciW_yuQGCw
Cara Vale, voglio dedicarti questa pagina, anche se non ti conosco ogni volta che leggo le tue righe sorrido alla vita e con le tue storie semplici e pure mi fai riflettere ancora di più di quanto già non faccia.
E' sabato sera e mi ritrovo ancora una volta malata. Un raffreddore che non so come ho preso visto che fuori al sole fanno 30 gradi. Perdo una cena carina, una festa e domani un pò di hiking che aspettavo da tempo. Sono rientrata da 10 gg e devo dire che tutto sommato me la sto cavando. Un capo che mi fa i complimenti per come sto scrivendo il paper tanto atteso, dice di continuare così che lui darà l'angolo giusto. Delle amicizie che si stanno rafforzando e soprattutto una frase di mia sorella che ritorna costantemente nella mia mente: tu sei sempre la stessa, in Italia circondata da affetti veri e sinceri, sorridente e mai scoraggiata, in America che ti senti sola ed abbandonata e che ti aspetti poi che cosa dagli altri.
E così va avanti la mia vita, senza troppe novità con un interesse crescente per chi mi sta intorno, con uno scansare costante chi mi fa stare male e senza troppe aspettative sul mio futuro. C'è che propone di tornare e di costruire un futuro insieme, io che mi specchio e che non so ancora cosa fare.
Stare da sola a volte aiuta e questi sono stati i 4 mesi più in solitudine della mia vita.
Ecco San Diego ai miei occhi, città di passaggio e di vacanza, circondata dal mare e da individui curati nell'aspetto fisico e poco nella mente. Mi ritrovo su un'isola infelice a volte apprezzandone le bellezze che mi circondano, il sole 360 gg l'anno, l'oceano, la luna immensa, la possibilità di nuotare all'aperto 3 volte a settimana, un'indipendenza economica non indifferente, una bella casa invidiata a lungo.
Come passano il tempo: gli americani si alzano presto e vanno a letto ancora prima. Il fine ultimo della giornata è produrre tanto e bene, ottimizzare i tempi ed essere sempre in vetta.
Non ho mai visto nessuno passare il tempo così, tanto per passarlo, fuori ad un negozio appoggiato ad una macchina? insomma io dico sempre che qui manca il dolce far niente. Tornata dall'Italia ho avuto, i primi giorni, la sensazione che l'anno dovesse ancora cominciare qui e che fossero tutti in vacanza, la calma e tranquillità perseverano inquietanti a volte.
Però leggendo un pò le tue pagine deve ammettere che qui non c'è mai traffico e anzi devo dire che ti innervosisci quando ti trovi davanti lumache striscianti. Noi italiani a San Diego diciamo che gli americani non sanno guidare. Certo tornando dall'Italia forse dovrei dire il contrario, per le strade di Roma vince il più forte ed io ero costantemente la più debole fino al quinto giorno quando ho cominciato a ricordare le vecchie maniere di sopravvivenza.

Questa è un pò la mia San Diego ma c'è tanto altro, è bello comunque che io riesca ancora a vederne la poesia, forse è perchè mi piace vedere la poesia un pò tutto quello che faccio, io terribilmente romantica, mannaggia agli Harmony di mia madre, mi ripeto sempre....

domenica 11 gennaio 2009

E' STATO DIFFICILE


http://uk.youtube.com/watch?v=HFIbUZaAyLM&feature=related
Questa canzone, è una sfida. E' la sfida che sto affrontando tutti i giorni da quando sono arrivata a quando deciderò di ripartire. E' la lotta che affronto con più o meno grinta, quando apro gli occhi e mi guardo in quello specchio davanti al letto con i capelli arruffati, un pò in disordine e un pò già in ordine, il pigiama nelle mutande. Penso a Genova e alla bella vacanza appena tascorsa, penso a De Andrè e alla mostra che c'è in questi giorni nella sua città. Mi chiedo spesso perchè quando parlo di Genova mi emoziono così, forse perchè parlo di Mirco, forse perchè mi meraviglio che una città del Nord sappia così di Sud pur mantenendo qualche odore di polenta. Il dialetto in questa canzone mi permette solo di carpirne qualche parola, ma è come se vedessi questo viottolo e il porto lì giù con i suoi pescatori e le reti.

Sono tornata. Sono tornata a San Diego con il solito shock del ritorno e qulche notizia non troppo esaltante. Ma tanta energia per un anno diverso, assaporare il ricordo di amicizie vere lasciate in Italia e la speranze di acquistarne di nuove qui in America. Una voglia di viaggiare, di volare con il pensiero, leggera e spensierata come non lo sono mai stata. Da sola o con un compagno, come mi dice Cesare stasera.
Un lavoro importante e soprattutto determinato, una richiesta esagerata ma non esuberante.
Una vista veloce, quella macchina così pulita, penso a San Diego incontri qualcuno in un mall o non lo incontrerari mai più, tutto è così assurdo, è così San Diego

Penso a questa canzone fatta di mille canzoni, fatta di mille pezzi e tanti suoni, immagino così la mia vita oggi, non potrebbe essere la mia se fosse di un solo colore e cantata da una sola voce.

giovedì 1 gennaio 2009

E' PASSATA UNA SETTIMANA




Ascolto questa canzone dal 25 di Dicembre, ne sono ammaliata non guardandola. Ma prestando attenzione alle parole.

Le mie vacanze passano veloci non guardandole, forse da lontano.


Stanno per concludersi le giornate in Italia. E' stato bello riscoprirla. E' stato bello passare del tempo a Genova con Mirco, è stato rincuorante trascorrere due giorni a Milano nella tana di Simo, con Anto e Betta, ricordando i momenti passati insieme. Ripensare a San Diego, assoporare di nuovo l'idea ora che sono sola.

Sola in America.

Un Capodanno al calore, con una sorella inebriante ed un fidanzato affettuoso. Una cugina ironica, con un uomo accanto sognato.

Una ragioniera secca, un uomo con una sciarpa e finalmente uno sguardo interessante. Un altro single.

Mi sento risplendere, qualcuno da San Diego mi fa gli auguri a mezzanotte e pochi minuti, qualcuno mi dice sei radiosa. Sei così diversa, penso sono così serena dentro. Ho solo paura di tornare, ho solo paura di sentirmi sola di nuovo.

Penso, sono felice di provare questo. Sono grata di essere italiana e di amare il mio paese, forse è solo vacanza ma mi sento piena. Mi sento viva.

Mi chiedo se queste sensazioni sazieranno le mie giornate in America, lo spero e ne assaporo ora il nuovo gusto.