mercoledì 28 gennaio 2009

L'INVINCIBILE



Questa sera mi sento sola e poi non mi sento affatto. E' stata ed è ancora una giornata devastante ma soprattutto non aspettata, a volte vado in giro con tanta incoscenza che mi meraviglio da sola.
Farò parte anche io di quelle tante persone venute a contatto con una sanità americana. Un medico in camice che mi parla e io che chiedo e richiedo, scusi non capisco. Lui sì, che capisce.
Io non ci sono. Non ci sono per nessuno. Vorrei solo esserci per un abbraccio da mia madre e qualche calda parola che mi dicesse andrà tutto bene, non hai e non avrai proprio niente se non quello che sognavi con una prole feconda.
Poi rido e penso il tramonto è così bello stasera che non può esserci cosa così brutta a raffreddare una serata come quella di ieri. Il fumettista, le sue mani scorrono troppo veloci per essere senza matita questa sera. Senza un foglio di carta.
Una coccola per oggi.

La vita va avanti e questa è solo una delle tante vite da affrontare, meno piacevole ma oggi c'è, con un pezzo in meno e domani forse con qualcosa in più.

lunedì 19 gennaio 2009

UN'INSALATA BIOLOGICA




http://uk.youtube.com/watch?v=2emj7HXv6Ic
Questa sera ho ritrovato me stessa in un piatto di insalata croccante. Anne venerdì mi ha convinto a comprare per un pò di giorni tutto organico per avere vitamine e proteine sempre fresche ed aiutare il sistema immunitario a riprendersi. E soprattutto alla fine dei conti penso a non riammalarmi fra 15 giorni. Così domenica mattina, con un fazzoletto in tasca, uno in mano ed un altro piegato nella manica della felpa, con la mia divisa preferita come direbbe Betta, mi sono diretta al mercato di Hillcrest e poi allo swap meet per assaporare un pò di odori, colori e suoni californiani. Ho pensato ad Anto, ma non ho trovato niente per lei.
Anne è una pietra miliare della mia esperienza americana se penso che ad Aprile si rifugerà, per la sua disontissicazione dal mondo, nel nord della California mi rattristo. Anne che conobbi grazie a Falk e che inizialmente vidi così dura è una persona che riesce a sentirmi anche solo guardandomi. E sono così fiera di essere riuscita a mantenere la sua amicizia, perchè la stimo tanto, lei con le sue pazzie e con la sua filosofia di vita, mi ha confermato tante cose nella vita, mi ha suggerito tante piccole frasi essenziali ma vere.
Se penso a Falk e se penso a lei, dico c'è una ragione per tutto, la ragione che conobbi Falk e che cambiò una fase della mia vita o forse mi portò solo a conscerla meglio.

Stasera sono andata con farfallina ad Amnesty ho finito la serata sentendo di fare qualcosa di utile di impegnarmi nel sociale, forse perchè la mancanza di un dialogo vero con questo popolo non mi fa sentire integrata. Così mi sono impegnata a leggere qualche sentenza e ad esprimere qualche opinione su Obama che sta arrivando domani.

Domani, 20 Gennaio 2009. La giornata oggi è iniziata e finita con questa canzone.
Domani, 20 Gennaio 2009 sarà una giornata importante e attesa dal mio ritorno dall'Italia, potrà significare tante cose, ma dentro mi dico andrà tutto bene. Spegni quel pulsante.
Ci sarà farfallina con me, non sarò sola.

20 Gennaio 2009.

sabato 17 gennaio 2009

UNA LETTERA


http://uk.youtube.com/watch?v=DciW_yuQGCw
Cara Vale, voglio dedicarti questa pagina, anche se non ti conosco ogni volta che leggo le tue righe sorrido alla vita e con le tue storie semplici e pure mi fai riflettere ancora di più di quanto già non faccia.
E' sabato sera e mi ritrovo ancora una volta malata. Un raffreddore che non so come ho preso visto che fuori al sole fanno 30 gradi. Perdo una cena carina, una festa e domani un pò di hiking che aspettavo da tempo. Sono rientrata da 10 gg e devo dire che tutto sommato me la sto cavando. Un capo che mi fa i complimenti per come sto scrivendo il paper tanto atteso, dice di continuare così che lui darà l'angolo giusto. Delle amicizie che si stanno rafforzando e soprattutto una frase di mia sorella che ritorna costantemente nella mia mente: tu sei sempre la stessa, in Italia circondata da affetti veri e sinceri, sorridente e mai scoraggiata, in America che ti senti sola ed abbandonata e che ti aspetti poi che cosa dagli altri.
E così va avanti la mia vita, senza troppe novità con un interesse crescente per chi mi sta intorno, con uno scansare costante chi mi fa stare male e senza troppe aspettative sul mio futuro. C'è che propone di tornare e di costruire un futuro insieme, io che mi specchio e che non so ancora cosa fare.
Stare da sola a volte aiuta e questi sono stati i 4 mesi più in solitudine della mia vita.
Ecco San Diego ai miei occhi, città di passaggio e di vacanza, circondata dal mare e da individui curati nell'aspetto fisico e poco nella mente. Mi ritrovo su un'isola infelice a volte apprezzandone le bellezze che mi circondano, il sole 360 gg l'anno, l'oceano, la luna immensa, la possibilità di nuotare all'aperto 3 volte a settimana, un'indipendenza economica non indifferente, una bella casa invidiata a lungo.
Come passano il tempo: gli americani si alzano presto e vanno a letto ancora prima. Il fine ultimo della giornata è produrre tanto e bene, ottimizzare i tempi ed essere sempre in vetta.
Non ho mai visto nessuno passare il tempo così, tanto per passarlo, fuori ad un negozio appoggiato ad una macchina? insomma io dico sempre che qui manca il dolce far niente. Tornata dall'Italia ho avuto, i primi giorni, la sensazione che l'anno dovesse ancora cominciare qui e che fossero tutti in vacanza, la calma e tranquillità perseverano inquietanti a volte.
Però leggendo un pò le tue pagine deve ammettere che qui non c'è mai traffico e anzi devo dire che ti innervosisci quando ti trovi davanti lumache striscianti. Noi italiani a San Diego diciamo che gli americani non sanno guidare. Certo tornando dall'Italia forse dovrei dire il contrario, per le strade di Roma vince il più forte ed io ero costantemente la più debole fino al quinto giorno quando ho cominciato a ricordare le vecchie maniere di sopravvivenza.

Questa è un pò la mia San Diego ma c'è tanto altro, è bello comunque che io riesca ancora a vederne la poesia, forse è perchè mi piace vedere la poesia un pò tutto quello che faccio, io terribilmente romantica, mannaggia agli Harmony di mia madre, mi ripeto sempre....

domenica 11 gennaio 2009

E' STATO DIFFICILE


http://uk.youtube.com/watch?v=HFIbUZaAyLM&feature=related
Questa canzone, è una sfida. E' la sfida che sto affrontando tutti i giorni da quando sono arrivata a quando deciderò di ripartire. E' la lotta che affronto con più o meno grinta, quando apro gli occhi e mi guardo in quello specchio davanti al letto con i capelli arruffati, un pò in disordine e un pò già in ordine, il pigiama nelle mutande. Penso a Genova e alla bella vacanza appena tascorsa, penso a De Andrè e alla mostra che c'è in questi giorni nella sua città. Mi chiedo spesso perchè quando parlo di Genova mi emoziono così, forse perchè parlo di Mirco, forse perchè mi meraviglio che una città del Nord sappia così di Sud pur mantenendo qualche odore di polenta. Il dialetto in questa canzone mi permette solo di carpirne qualche parola, ma è come se vedessi questo viottolo e il porto lì giù con i suoi pescatori e le reti.

Sono tornata. Sono tornata a San Diego con il solito shock del ritorno e qulche notizia non troppo esaltante. Ma tanta energia per un anno diverso, assaporare il ricordo di amicizie vere lasciate in Italia e la speranze di acquistarne di nuove qui in America. Una voglia di viaggiare, di volare con il pensiero, leggera e spensierata come non lo sono mai stata. Da sola o con un compagno, come mi dice Cesare stasera.
Un lavoro importante e soprattutto determinato, una richiesta esagerata ma non esuberante.
Una vista veloce, quella macchina così pulita, penso a San Diego incontri qualcuno in un mall o non lo incontrerari mai più, tutto è così assurdo, è così San Diego

Penso a questa canzone fatta di mille canzoni, fatta di mille pezzi e tanti suoni, immagino così la mia vita oggi, non potrebbe essere la mia se fosse di un solo colore e cantata da una sola voce.

giovedì 1 gennaio 2009

E' PASSATA UNA SETTIMANA




Ascolto questa canzone dal 25 di Dicembre, ne sono ammaliata non guardandola. Ma prestando attenzione alle parole.

Le mie vacanze passano veloci non guardandole, forse da lontano.


Stanno per concludersi le giornate in Italia. E' stato bello riscoprirla. E' stato bello passare del tempo a Genova con Mirco, è stato rincuorante trascorrere due giorni a Milano nella tana di Simo, con Anto e Betta, ricordando i momenti passati insieme. Ripensare a San Diego, assoporare di nuovo l'idea ora che sono sola.

Sola in America.

Un Capodanno al calore, con una sorella inebriante ed un fidanzato affettuoso. Una cugina ironica, con un uomo accanto sognato.

Una ragioniera secca, un uomo con una sciarpa e finalmente uno sguardo interessante. Un altro single.

Mi sento risplendere, qualcuno da San Diego mi fa gli auguri a mezzanotte e pochi minuti, qualcuno mi dice sei radiosa. Sei così diversa, penso sono così serena dentro. Ho solo paura di tornare, ho solo paura di sentirmi sola di nuovo.

Penso, sono felice di provare questo. Sono grata di essere italiana e di amare il mio paese, forse è solo vacanza ma mi sento piena. Mi sento viva.

Mi chiedo se queste sensazioni sazieranno le mie giornate in America, lo spero e ne assaporo ora il nuovo gusto.