Mi sono alzata pochi minuti fa. Un incubo ha accompagnato gli ultimi istanti del mio sonno. La sveglia ha suonato, ore 6.45.
Matt era lì che accusava e sminuiva il mio lavoro e lo sforzo di individuare le cellule umane nella retina.
Lunedì mattina: lab meeting. E' sempre la stessa storia. Non c'è scambio, solo orecchie aperte per poter criticare in seguito il lavoro. Martin ascoltava e cercava di vedere il lato positivo dei miei esperimenti. Sentivo e vedevo gli occhi di tutti e i loro pensieri dentro di me. La sveglia ha suonato. Un incubo che ripercorre brevemente e intensamente le mie paure e frustrazioni quotidiane. L'ultima parte: Io quasi con il pianto, Martin che mi chiede what's going on ? non ci voglio più stare qui, organizzando nervosamente i quadernoni sugli scaffali.
Il fine settimana è andato tra una festa interrotta alle 11.45 di sabato sera, dall'arrivo di tre guardie pompanti. Shopping e Cats dall'ultima balconata del civic teather di downtown. Tra farfallina confusa e Serena abbuffata, tra me in trepidante e ansiosa attesa per le mie amiche in arrivo stasera, la settimana ricomincia.
Ore 9.15: lab meeting, Martin ha una leggera ed effervescente euforia, sembra davvero felice e non curante dei problemi e dei miei esperimenti andati male, è come se fosse altrove. Forse sta sognando, forse non si è ancora svegliato.
Il sogno è reale, Matt mi fa una domanda, è una critica alla mia idea, "pensi davvero che le cellule mieloidi possano diventare cellule positive per Sma-1?" non posso rispondere a questa domanda...devo solo provare, voglio capire che cosa queste cellule stanno diventando.
Silenzio, il lab meeting va avanti.
Una giornata passata così tra una discussione e l'altra, ma dentro una felicità immensa: Martin mi chiama per una phone call, mi fa venire a chiamare da Ruth nel mentre della mia presentazione. La phone call va benissimo, mi sorgono idee brillanti, spero solo che la company sia disposta a provare. Una grande soddisfazione, il mio capo mi stima e tanto, non importa che cosa pensino loro. Una giornata andata e pensavo non finisse più. Le mie amiche stanno arrivando ....non vedo l'ora di stringerle forte e ridere ancora insieme.
La mattinata era iniziata così, con un capoverso, un brutto sogno come per introdurre una grigia, nuvolosa, normale giornata di giugno sandieghese.
Domani, il sole.
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