mercoledì 17 dicembre 2008

UNA NUOVA GIORNATA A ROMA





Sono a casa. Posso dirlo e sentirlo. E' stato un rientro veloce, con una religiosa sud americana intenta a leggere le lettere ai Corinzi e un militare in preda ad incubi sonnambuli. Ci vorrà solo un piacevole momento, per riambentarmi. Perchè ogni volta che torno mi meraviglio dell'immensa bellezza che questa città mi lascia dentro anche solo osservandola da un terrazzo di un palazzo sulla Nomentana. Penso alla sterilità di San Diego e sento che tutto questo mi appartiene di nuovo. Persone care mi urlano al telefono non riuscendo a tenere neanche le mie emozioni. Ho rivisto ed abbracciato Emera dopo poco più di un anno, ha del pelo bianco sul muso ora, mi commuovo rivedendola saltare e chiedermi ripetutamente di coccolarla, dorme accanto a me e sospira con quella profondità come se assaporasse tutta la sua vita con quel respiro. Penso, la vorrei a San Diego.

Ho rivisto uno stormo di uccelli questa mattina, volare e sfiorare quegli alberi nel parco. Aspetto di rivedere delle rondini, anche se credo faccia troppo freddo a Roma. Non ci sono a San Diego.

Tocco delicatamente queste sensazioni e mi riapproprierò dei ricordi lasciati al vento incontrando i miei amici. O forse come ieri, riguardando senza nostalgia delle foto vecchie in una scatola. Sono contenta di aver passato un intero anno a San Diego per potere ora apprezzare quel che di bello mi appartiene che dimentico spesso di possedere quando sono così lontana.
E' una nuova giornata a Roma.


2 commenti:

tizi ha detto...

che bel post...
buone feste e goditele!!!!

Artistic Sublimation ha detto...

grazie tizi!!!è stato davvero un bel rientro...tu come stai in Spagna?