martedì 18 novembre 2008

ESSERE UOMO, ESSERE DONNA


http://uk.youtube.com/watch?v=mlmhMS_luX8
Ieri sera sono andata al concerto di Elisa al Belly Up. Non conoscevo questa ragazza così grintosa cantare in inglese. E non sapevo che avesse interpretato una canzone di Mia.
Mi chiedo perchè ogni volta che l'ascolto mi emoziono e ho voglia di urlare la sua passione, di tirare e far passare nella mia pelle quell'energia che ho dentro e che riesce a concentrarsi qui, nella pancia.

Domenica notte non chiudo occhio, forse avevo dormito troppo qualche giorno prima, forse ero emozionata all'idea di tornare al lavoro. Seguendo una scossa di terremoto e ascoltando una folata del Sant Ana correre e spingersi dal deserto verso Ovest, sogno una situazione così simile, così vera, ad un anno fa. Chi era a San Diego e chi mi era vicino la ricorda.
Tornata da Roma senza Rudi, cercavo e mi aspettavo così tanto.
Mi pento di non avere una foto dei suoi occhi, pensati e sentiti per lungo tempo così dolci.
Un costante rispetto, una lunga crescita insieme e poi un distacco da un profondo legame, forse mai provato tale, difficile da ripercorrere.
Tanta viltà, forti breve emozioni, qualche esitante comune esperienza, un veloce addio senza troppe spiegazioni e giustificazioni.
Una donna non avrebbe mai agito così, penso a Betta e alla sua onestà ultimamente.

Sono a grata a mio padre di essere donna, sarà grata al mio compagno se sceglierà per un figlio maschio un giorno.

1 commento:

ilaria ha detto...

...sono felice ti sia piciuta elisa, effettivamente non è male considerando che canta in inglese ed è una ragazza veramente piena di energia..
bello quello che hai scritto, è arrivato fino a qui il vento del deserto..
ti abbraccio forte, il compleanno si avvicina..