In questo paese, dove le giornate scorrono lente e produttive, dove ogni giorno una piccola pietra è aggiunta ad un muro compatto, noi italiani ci sentiamo profondamente soli. Si creano gruppi e si creano dissapori senza sapere bene perchè. Si fanno domande e non si ricevono risposte.
Osservo persone che si affannano a cercare di farsi amici un pò tutti, senza distinzione di eventi e parole. Persone incapaci di schierarsi ma jumpanti da una zona all'altra. E' un fenomeno comune, che riesco a malapena a tollerare e che da circa tre anni cerco di allontanare quando frequento gli italiani.
Questi gruppi si fanno e disfanno, si mescolano e poi qualcuno, come me si ritrova, un pò di la un pò di qua. A volte mi sembra di stare in un piccolo paesello italiano, dove ci sono le reginette e i principi, le galline e i maiali.
Apro gli occhi e respiro, sono nata e cresciuta a Roma, difficile scordarsi i grandi spazi urbani e la folle gente.
Difficile scordarmi, dove sono ora? in una dinamica nuova. Facile osservarla.