venerdì 14 novembre 2008
E' PASSATO IN UN ISTANTE
http://uk.youtube.com/watch?v=Y8HfQ7C8NFQ
Stasera non ho sonno o meglio ho voglia di rimanere in piedi.
E' stata la prima intera giornata a casa senza lavorare, senza uscire per andare in laboratorio, senza far altro che rigirarmi nel letto dai dolori, dalla febbre.
E' solo influenza ma è la prima volta qui a San Diego dopo tre anni. Alle 7 mi chiama il capo vuole dirmi di bere tanto e di non andare domani, incredibile penso.
In Italia c'era Emera, a casa. C'era poi mia madre arrivare con il pane di Di Paolo. C'era mia sorella che tornava dall'Università mentre io ronfavo con emera sui piedi e passava davanti alla porta di mia madre. Tra un sonnellino ed un altro stamattina ho rivisto nei sogni quella scena. Lei passare con la borsa lunga, la sciarpa e le scarpe da ginnastica, io mia madre ed emera come niente fosse, proseguendo in quel viaggetto pomeridiano. Rudi che sapeva non era il caso di riprovare a telefonare, il telefono dava uno strano suono....
Oggi ho parlato dopo tanto con Mirco, ho ripensato a lui, alla sua delicatezza, a Genova e all'ultimo film di Soldini che è ora al Ken e che ho tra i dvd che Anto mi portò l'anno scorso dall'Italia.
Ho ripensato a lui oggi e alla sua compagnia.
Oggi ho scritto tanto e sentito l'Italia di nuovo vicina.
Ho sentito qualcuno molto lontano, un amore, perduto per sempre. Perduto con una fase così diversa.
Peccato per questa influenza sarei voluta andare ad UCSD ieri sera con Adam a vedere uno spettacolo di afro dance e domani poi ci sarebbe stato Gomorra ad LA.
Aspetterò di parlare con qualche amico domani, aspetterò un nuovo caldo weekend di una corta settimana, a San Diego questa volta.
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2 commenti:
Mi piace moltissimo il tuo blog, e vedo qualche pezzo scritto in inglese. Coraggio! Ce la fai.
E' bello leggere tutti i sentimenti che esprimi qui, anche se mi fa ricordare con tristezza le difficolta' ho vissuto quando vivevo all'estero. Sembrava una vita da favola, ma in realta', ero sempre una straniera e a volte mi sono sentita molto molto sola.
Mi segnero' l'indirizzo del tuo blog, cosi posso seguire le tue avventure a San Diego.
Complimenti, e grazie di nuovo per aver visitato il mio blog.
Basta, devo smettere di ripercorrere tutti questi mesi così velocemente, perdendo in questo modo la dimensione del tempo che invece scorreva lento.. ma ti assicuro che in questo modo saltano agli occhi molte cose, e fra queste la forte presenza del ricordo delle emozioni vissute, che sento così vicina..
Così tanto in così poco spazio, il bello dei blog.
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